BenMiVoglio, In cammino
BenMiVoglio asd propone, nel periodo primavera/estate una serie di escursioni in Natura, camminando per sentieri. Il programma delle uscite ha una struttura piramidale, dal percorso più facile a quello più impegnativo, per favorire l’avvicinamento a questa eccezionale attività fisica e mentale con gradualità, strada facendo appunto, in cammino.
Perché camminare in Natura?
Il percorrere sentieri immersi nel bosco, sui pendii di un monte, o lungo un fiume, permette di riavvicinarci al nostro vero habitat: l’ambiente naturale. Il nostro DNA è lo stesso dei nostri antenati che 10.000 anni fa vivevano nei boschi e all’aperto.
Avvicinarsi alla Natura pertanto, è ritornare alle nostre Origini, non INDIETRO, ma DENTRO di noi. Chiunque può confermare il benessere, la pace e la quiete che ci pervade ammirando i vasti panorami naturali, o nell’attraversare immensi e antichi boschi, di cui anche il nostro territorio è ricco. La fatica, lo sforzo fisico richiesto dalle svariate ore di cammino è ripagato ampiamente da queste profonde sensazioni, ci si sente corroborati e, anziché stanchi, pieni di energia. Pertanto, CAMMINARE IN NATURA è un’ attività completa, coinvolgente il fisico (corpo e mente) e lo spirito. Spesso la fatica porta a mantenere il silenzio anche in un gruppo numeroso di persone, eppure i legami che nascono nel condividere questa esperienza restano saldi nel tempo. Altrettanto spesso invece si creano momenti di grande animazione e spensieratezza perché in questo tipo di attività, non esistono ruoli, competizione, ceti sociali, qualifiche personali…siamo tutti esseri umani.
Benefici sul corpo
Se nei primi 20/30 minuti di una qualsiasi attività fisica aerobica si attiva l’ossidazione glucidica, bruciando zuccheri, quella lipidica ( grassi) avviene successivamente, mantenendo una bassa intensità per un periodo prolungato. Ed è esattamente ciò che avviene camminando, magari in salita. Il camminare in salita, mantenendo una media di pulsazioni cardiache dai 120 ai 140 bpm, se praticato in Natura, favorisce altresì il ricambio dell’ossigeno, una ottima ventilazione e un aumento della capacità polmonare, attivando e coinvolgendo muscoli respiratori fondamentali (ma molto spesso quasi inutilizzati) come il diaframma. Tutto il sistema cardiovascolare è coinvolto; attivata fortemente la pompa venosa (ritorno sanguigno dalle periferie) e il coinvolgimento di vasti gruppi muscolari, anche dorsali e degli arti superiori, se si utilizzano i bastoncini. Questi ultimi sono caldamente consigliati, proprio per consentire una migliore distribuzione dei carichi e scarichi che altrimenti graverebbe solo sulle articolazioni principalmente coinvolte (anche, ginocchia, caviglie). Anche il sistema dei muscoli stabilizzatori è attivato: camminare su terreni impervi favorisce una maggiore sensibilità ai nostri piedi, che a loro volta comunicheranno cosa fare ai suddetti muscoli. Infine, tutto il sistema propriocettivo e vestibolare è fortemente coinvolto. Percezione di se’ nello spazio, e nel vuoto (quante volte sentiamo dire ”io soffro di vertigini”), sono sensi veri e propri che vanno allenati esattamente come tutto il resto. Senza contare l’udito, l’olfatto, il tatto…tutto il corpo in ogni sua parte partecipa, e per questo vi ringrazierà.
Cosa portare: oggetti fondamentali, utili, e inutili.
Per una escursione senza problemi, la prima cosa di cui dovete essere dotati sono un paio di buone scarpe; meglio se ottime: dureranno più a lungo e i vostri piedi saranno felici con un buon sostegno. Le pedule da trekking alte alla caviglia non sono più considerate la migliore soluzione, meglio una scarpa con suola antiscivolo ma bassa, per permettere anche ai muscoli delle caviglie di rafforzarsi e avrete una maggiore mobilità e sensibilità nei piedi. Zaino robusto, ma leggero, una giacca anti pioggia e anti vento, un buon paio di occhiali da sole, crema solare, una scorta di acqua, un po’ di zuccheri (barrette dolci, magari con semi e frutta oleosa, ricche anche di grassi) come energetico di emergenza. Il gps è certamente all’avanguardia, ma mappa e bussola funzionano anche senza batterie. Tutto quello che vi viene in mente che usate tutti i giorni può essere utile, tutto quello che non vi viene in mente molto spesso è inutile. Il cellulare è ovviamente utile, per qualsiasi evenienza, ma spesso ci accorgeremo che nel mezzo del paesaggio naturale non c’è segnale, e la cosa se dapprima può crearci ansia, poi ci renderà estremamente liberi, distanti dal mondo di tutti i giorni… è una condizione in cui si può veramente “staccare”…in ogni caso, potrà comunque servire per fare un bel reportage fotografico.